Pionieri del settore in quasi 80 anni di storia
Il Colorificio Tirreno ha una storia affascinante che riflette l’evoluzione dell’industria italiana del dopoguerra. Fondato nel 1946 da Angiolo Bini e altri soci, l’azienda è nata come risposta diretta alle esigenze di ricostruzione dell’Italia devastata dalla guerra. Angiolo Bini, originario di Livorno, aveva abbandonato la sua attività di manutenzione delle caldaie per navi da guerra per avviare un nuovo percorso come venditore di materiali edili, con un focus sulle vernici.
Il primo passo verso la creazione del Colorificio Tirreno avvenne quando Bini, durante un incontro con un cliente, notò una raffinatrice monocilindrica per la produzione di vernici. Questo incontro fu l’elemento scatenante che portò alla fondazione dell’azienda. Inizialmente, i soci erano cinque, ma tra questi, Bini e Luigi Checcacci, cognato di uno dei soci originali, divennero le figure principali, acquistando le quote degli altri soci.
L’azienda, all’inizio, si concentrava sulla produzione di vernici antiruggine, in particolare sul Minio di Piombo, un prodotto molto richiesto ma difficile da reperire. Operando in un piccolo fondo a La Spezia, Colorificio Tirreno crebbe rapidamente, richiedendo l’assunzione di nuovi operai e personale, e il trasferimento in uno stabilimento più grande.
Il trasferimento in un terreno di 3.000 mq in via Vappa segnò una svolta cruciale, permettendo all’azienda di espandere significativamente la capacità produttiva.
Negli anni ’70, la società continuò a crescere, acquistando un altro terreno più ampio e tre capannoni.
La seconda generazione, rappresentata da Gian Checcacci e Adelchi Serafini, subentrò negli anni ’70, trasformando la società da una SNC a una SPA.
Nel 1995, l’acquisizione del marchio Ottazzi rappresentò un ulteriore passo importante, permettendo al Colorificio Tirreno di ampliare il proprio portafoglio clienti e consolidare la sua posizione nel mercato. Negli anni 2000, l’azienda iniziò un graduale trasferimento della produzione da La Spezia a Ceparana, continuando a evolversi per soddisfare le esigenze sia dei professionisti che dei privati.
La terza generazione iniziò a entrare in azienda nel 1998 con Davide Serafini, che assunse il controllo del reparto produttivo, e nel 2008 con Edoardo Valli e Simone Serafini, che si occuparono rispettivamente delle parti commerciale e amministrativa. Nel 2015, la terza generazione prese definitivamente le redini dell’azienda, portandola a festeggiare i suoi 70 anni di attività.
Questa storia non solo celebra la crescita e il successo del Colorificio Tirreno, ma anche la capacità dell’azienda di adattarsi e innovare, rimanendo sempre attenta alle esigenze dei propri clienti e alle evoluzioni del mercato.
Oggi, il Colorificio Tirreno si prepara a celebrare un traguardo straordinario: 80 anni di attività. Questo anniversario rappresenta non solo un momento di riflessione sulla lunga e ricca storia dell’azienda, ma anche un’occasione per festeggiare la sua continua crescita e presenza significativa nel settore delle vernici in Italia e all’estero.
Con circa 600 clienti attivi, distribuiti sia sul territorio nazionale che internazionale, il Colorificio Tirreno è riuscito a costruire una solida reputazione, riconosciuta per la qualità e l’affidabilità dei suoi prodotti. La capacità dell’azienda di evolversi e adattarsi alle esigenze del mercato, combinata con un forte impegno per l’innovazione e la soddisfazione del cliente, ha permesso di mantenere una posizione di rilievo nel settore per quasi un secolo.
Questo importante traguardo testimonia la dedizione e la passione di tre generazioni che hanno saputo portare avanti l’eredità iniziata nel 1946, continuando a espandere la rete di vendita e a consolidare il marchio Colorificio Tirreno come sinonimo di eccellenza nel mondo delle vernici.